Sempre nel corso della storia, l’uomo ha aspirato alla creazione di società illuminate che esprimessero la dignità dell’esperienza umana. Unendo visione spirituale e pratica della meditazione alla vita quotidiana, l’esperienza della società illuminata si manifesta fornendo un contesto per una vita individuale significativa nell’ambito di una fiorente vita culturale. Questa è la cosiddetta “visione shambhala”.
Il desiderio di realizzare una società illuminata come quella shambhala o come altre società ideali, non sparisce mai completamente dal cuore umano, ma continua a risvegliarci, anche nel mezzo dell’aggressività, dell’arroganza e della depressione. Questa verità semplice, fondamentale ed eterna, è alla base del sentiero della meditazione e dell’azione sociale che vanno al di là della lotta ordinaria per la sopravvivenza e per il predominio. Basandoci sulla nostra connessione con la meditazione e più in generale con la pratica spirituale, ci tuffiamo nel mondo in modo gentile, impavido e sveglio.
La visione shambhala combina il più profondo apprezzamento per le nostre possibilità in quanto individui e praticanti spirituali, con i numerosi e spesso esigenti aspetti pratici della sopravvivenza, delle relazioni umane, dell’educazione, dell’essere in comunità, in breve della vita in generale.
La visione shambhala